Quando e come posso contestare una bolletta? Tutto quello che devi sapere!

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Sommario: I motivi per i quali un consumatore può trovarsi costretto ad inviare una contestazione sono diversi, ma gli step da seguire molto simili. Vediamo dunque come fare per contestare le bollette luce e gas in autonomia o con il supporto di un legale.

Se ti è stato addebitato un importo anomalo oppure hai ricevuto un sollecito di pagamento in merito a somme che hai già corrisposto, allora questa guida su come contestare la bolletta luce può tornarti utile!

Contestare la Bolletta della Luce: Guida Passo per Passo

Per contestare la bolletta della luce, l’utente ha a sua disposizione diversi mezzi.

Lettera di Reclamo

Il primo è la lettera di reclamo al fornitore luce: un documento che contiene tutti i dati relativi all’intestatario, alla fornitura e al problema da risolvere. Parliamo di uno strumento utile per i consumatori, che possono entrare in contatto, con certa urgenza, con il servizio clienti del proprio fornitore per chiedere maggiori chiarimenti.

Reclamo Online

Solitamente, un reclamo può essere inviato direttamente online – compilando un form digitale nella pagina aziendale o inviato tramite raccomandata con avviso di ricezione alla casella postale della società.

In entrambi i casi, la segnalazione deve essere compilata con attenzione e con una serie di dati identificativi riguardanti il richiedente e la fornitura, senza dimenticarsi di una descrizione dettagliata del problema. A tale proposito, nella maggior parte dei moduli, basta selezionare tra una serie di opzioni quella che più si addice alla propria situazione; un esempio, è il reclamo per l’addebito di importi anomali.

Dati da ricordare

Da accompagnare al reclamo sono anche i dati della bolletta che si desidera contestare, tra cui il numero del documento e la data di emissione.

Una volta inviata la lettera di reclamo il fornitore ha tempo 30 giorni solari per ricontattare l’utente e risolvere il problema. In alternativa, i consumatori possono usufruire di un servizio di Conciliazione, per fare sì che un’autorità competente faccia da mediatore con il venditore. A tal proposito, è necessario contattare un’organizzazione disponibile a prendersi carico della procedura per trovare una soluzione in condivisione. Nel caso in cui la controversia non si dovesse risolvere in questo modo, l’utente può decidere di fare causa al fornitore. Dunque, la contestazione delle bollette luce e gas viene portata in Tribunale davanti ad un giudice, che una volta esaminata la situazione proferirà la sua sentenza a favore del consumatore o della società in causa.

Motivazioni per Contestare una Bolletta Luce: Cosa Sapere e a Chi rivolgersi

Dopo aver visto come contestare una bolletta luce cerchiamo di capire quali sono le ragioni più comuni per le quali è possibile inviare un reclamo.

Tra le motivazioni principali c’è sicuramente l’addebito di importi anomali in bolletta o direttamente sul conto corrente bancario. Difatti, l’utente che ritiene che il totale della bolletta risulta essere esagerato o non corrispondente ai consumi effettuati, deve procedere con la contestazione della fattura ricevuta.
Un altro motivo per il quale si può richiedere la contestazione delle bollette riguarda la loro prescrizione. Quando il fornitore invia un sollecito di pagamento con eccessivo ritardo (più di 2 o 5 anni in base alla data di emissione della fattura) non ha più il diritto di pretendere il saldo del totale dal consumatore. Quindi, se l’utente dovesse ricevere una notifica di pagamento in merito ad una spesa che risale a consumi precedenti a 5 anni prima, può richiedere la contestazione. Allo stesso modo, se il venditore chiede il pagamento di una bolletta già saldata, è possibile contestarlo allegando un documento che permette di dimostrare il pagamento della bolletta.
Ulteriori ragioni per le quali è possibile contestare le bollette di energia elettrica sono:

  • l’addebito del costo di servizi aggiuntivi non richiesti dall’intestatario delle utenze
  • l’interruzione ingiustificata della fornitura
  • una trasparenza delle condizioni economiche e contrattuali insufficiente
  • spese, di qualsiasi genere, che non si possono giustificare (come l’addebito ingiusto del corrispettivo Cmor).

Lettera di Reclamo per Contestare Bolletta Luce: Documenti e suggerimenti

La lettera di reclamo rappresenta nella maggior parte dei casi lo strumento più efficace per contestare la bolletta gas o luce. Come visto in precedenza, la domanda di reclamo può essere inviata online tramite la compilazione di un form oppure scaricata dalla sezione dedicata alla documentazione, compilata e spedita per raccomandata A/R.

In entrambi i casi, bisogna sempre ricordarsi di indicare:

  • i dati anagrafici dell’intestatario
  • il codice cliente
  • l’indirizzo di fornitura
  • il codice POD
  • il motivo della segnalazione
  • una descrizione dettagliata del problema.

Inoltre, non possono mancare le informazioni relative alla bolletta contestata. Nello specifico, devono essere riportati il numero del documento di fatturazione e la data di emissione da parte del fornitore.

Tips

Il nostro consiglio, per fare sì che il problema venga risolto il prima possibile, è quello di presentare una lettera chiara, dettagliata ma concisa con tutte le prove a supporto della propria segnalazione. Così facendo, sarà più facile anche per il venditore trovare una soluzione nel minor tempo possibile (e che soddisfi le aspettative del consumatore).

Procedura di Conciliazione per Contestare le Bollette Energia: Guida Passo Passo

A disposizione dei clienti che desiderano contestare una bolletta luce o gas è presente anche il Servizio di Conciliazione. Quest’ultimo è uno strumento gratuito pensato da ARERA per garantire la tutela dei consumatori in caso di controversie con un fornitore del mercato libero o di maggior tutela. Tale servizio ha lo scopo di agevolare la risoluzione di un problema sorto tra un utente e il suo fornitore – grazie alla mediazione di un conciliatore formato proprio in materia di mercato energetico.

Primi passi

Per poter usufruire del servizio, il richiedente deve come prima cosa registrarsi alla piattaforma online del servizio, tramite SPID o CIE. Una volta effettuato l’accesso, sarà possibile compilare il modulo di domanda, non dimenticandosi di allegare i documenti richiesti.

Ulteriori step

A questo punto, dopo aver inoltrato una comunicazione di convocazione anche alla società fornitrice di luce e gas è possibile fissare un incontro (esclusivamente online) moderato dal conciliatore scelto per la causa. Quest’ultimo ha il compito principale di mediare la discussione tra le due parti, cercando di guidarle verso una soluzione soddisfacente per entrambe.

Tuttavia, se questo non dovesse essere possibile, può essere il conciliatore stesso a formulare una soluzione utile per risolvere il problema. Per esempio, in caso di fatturazione di importi anomali in bolletta, potrebbe essere proposto un ricalcolo consumi da parte del fornitore. Ricordiamo che, nonostante le società fornitrici hanno l’obbligo di partecipare attivamente alla risoluzione della controversia, insieme al consumatore possono liberamente scegliere di accettare o rifiutare la soluzione formulata dal mediatore.

Step Finale

Nel caso in cui entrambe le parti accettano le azioni proposte per la risoluzione della controversia, queste dovranno sottoscrivere un verbale di accordo –  costituisce titolo esecutivo. Al contrario, se non viene raggiunto alcun punto di incontro, il conciliatore avrà il compito di redigere un verbale nel quale viene indicato l’esito negativo del tentativo di conciliazione.

Questo verbale può essere utile ai consumatori che decidono di iniziare una causa verso il consumatore, poichè prova davanti al giudice di aver soddisfatto la condizione di procedibilità. Difatti, la contestazione delle bollette in tribunale è accessibile solo a quei consumatori che non sono riusciti a trovare, in un primo luogo, una soluzione tramite il servizio di Conciliazione.

Contestare Bollette Luce in Tribunale: Quando e Come Procedere

Nel caso in cui né il semplice reclamo, né l’ausilio di un conciliatore ha portato i risultati sperati dal consumatore, quest’ultimo può decidere di fare ricorso in Tribunale. Come abbiamo visto prima, presupposto per accedere a questa procedura è il fallito tentativo di conciliazione tra le due parti. Di conseguenza, coloro che non hanno attraversato tale step non potranno iniziare alcuna causa verso il loro fornitore. Vediamo allora come fare per contestare le bollette luce davanti ad un giudice. Le vie che si possono intraprendere sono tre, a seconda dell’importo della contestazione:

  1. se l’importo è minore di €500, il consumatore dovrà recarsi (anche senza un avvocato) presso la cancelleria di un giudice di pace per la propria difesa personale
  2. se l’importo è inferiore a €2500, il consumatore può citare in giudizio, e davanti a un giudice di pace, il gestore luce e gas
  3. se l’importo è superiore a €2500, il consumatore deve necessariamente (con un avvocato) rivolgersi ad un Tribunale competente.

Ricordiamo che procedere per vie legali può comportare parecchie spese per l’utente. Tuttavia, se il giudice riconosce il torto subito, sono assicurate spese di risarcimento per i danni inflitti e per lo stress vissuto. Per saperne di più sul servizio di Conciliazione, strumento ideale per risolvere senza costi le controversie, clicca qui.

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Info

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Aggiornato su 5 Lug, 2024

Daniele Tarantino

SEO Expert

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