Dopo quanto tempo staccano la luce?

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Sommario: Può capitare a tutti di non riuscire a pagare una bolletta o di dimenticarsi la scadenza della fattura dell’energia elettrica. Se ti trovi in una situazione come questa e ti stai chiedendo dopo quanto tempo staccano luce, niente panico: il distacco del contatore ha delle tempistiche precise e non si tratta di un’operazione improvvisa.

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio dopo quanto tempo staccano la luce, le procedure per riattivare l’energia elettrica e le modalità per richiedere la rateizzazione della bolletta.

Le tempistiche per il distacco della luce

Per rispondere alla domanda dopo quanto tempo staccano luce è necessario premettere che l’operazione non può avvenire in modo improvviso.

Infatti, il fornitore può esercitare il suo diritto ad interrompere la tua fornitura in caso di morosità solo se rispetta le procedure indicate da ARERA. L’Autorità ha previsto che il fornitore debba avvisare per iscritto dei termini ultimi di pagamento della bolletta luce scaduta che solitamente sono:

  • 15 giorni dall’invio della raccomandata;
  • più di 20 giorni dall’emissione della lettera inviata tramite raccomandata.
Allo scadere di questi termini, il fornitore invierà la richiesta di sospensione luce per morosità al distributore locale per interrompere la tua fornitura. Tuttavia, l’interrruzione della corrente elettrica non sarà netta: il distributore depotenzierà il tuo contatore per 15 giorni e solo dopo tale periodo staccherà l’utenza.

In quali casi si verifica il distacco della luce

Il distacco della luce si verifica solamente in caso di morosità, ovvero di ritardo nel pagamento di una o più fatture dell’energia elettrica. Tuttavia, esistono casi in cui non è possibile staccare la luce, ad esempio se:

  1. La bolletta contiene errori di conteggio: in questo caso puoi richiedere una verifica del ricalcolo dei consumi;
  2. L’importo fatturato è inferiore al deposito cauzionale;
  3. La fattura risulta già saldata;
  4. La fattura si riferisce ad altri servizi, ad esempio il canone Rai. In questo caso è possibile contestare la bolletta della luce e non essere considerati morosi al fine della disattivazione luce;
  5. L’utenza appartiene a un servizio di pubblica utilità;
  6. Non sono state seguite le procedure di ARERA per la comunicazione della morosità. Se il saldo di una fattura non viene richiesto entro 24 mesi dalla scadenza della stessa, la bolletta luce cade in prescrizione;
  7. L’utenza è stata dichiarata non disalimentabile.


Le utenze non disalimentabili sono quelle delle abitazioni dove risiede una persona che ha bisogno di macchinari salvavita attivi 24 ore su 24. Tale esigenza dovrà essere documentabile e certificata dall’ASL di competenza, quindi se ti trovi in questa situazione dovrai:

  1. Ottenere per prima cosa la certificazione medica
  2. Presentare richiesta al tuo fornitore per dichiarare l’utenza non disalimentabile, quindi il provider non potrà procedere a un distacco luce per morosità.

La procedura completa per riattivare la luce

Per riattivare la luce è prima necessario provvedere al saldo delle bollette non pagate e inviare la ricevuta al tuo fornitore. Ti suggeriamo di visitare il sito del tuo gestore per sapere come dimostrare il pagamento della bolletta con il Servizio Elettrico Nazionale, Edison, Iren o altre compagnie.

A questo punto, il provider invierà una comunicazione al distributore di zona e quest’ultimo si impegna a ripristinare la tua fornitura entro 24 ore.

Rateizzazione della bolletta luce dopo la scadenza: come farlo?

Richiedere la rateizzazione della bolletta luce è possibile:

  1. Per fatture con importi superiori ai 50 €;
  2. Entro 10 giorni dopo la scadenza della stessa.

Se intendi rateizzare una bolletta oltre quest’ultimo termine, puoi comunque inviare la richiesta ma la decisione sarà a discrezione dell’azienda fornitrice. Infatti, ARERA ha stabilito che in questo caso i fornitori possano concedere la rateizzazione, ma che quest’ultima non è un diritto del cliente.

Morosità del precedente inquilino: cosa fare?

In caso di morosità del precedente inquilino dell’appartamento in cui ti sei appena trasferito potrai comunque usufruire dell’utenza elettrica. Non dovrai in nessun caso ripagare i debiti del tuo predecessore, ma per scongiurare che ciò accada allega ai documenti richiesti per la voltura o il subentro:

  • Una dichiarazione di estraneità dal precedente inquilino;
  • Un’autolettura del contatore per evitare che ti vengano attribuiti consumi non tuoi.

Cambiare fornitore luce in caso di mora; si può fare?

Non è possibile cambiare fornitore in caso di mora, a meno che tu non abbia provveduto prima a saldare i tuoi debiti.

Corrispettivo CMOR

Per evitare il fenomeno di persone che cambiano gestore alla messa in mora, è stato introdotto il corrispettivo CMOR in bolletta luce. Tale somma viene applicata in bolletta  a quei clienti che non risultano in regola con i pagamenti nei tre mesi precedenti alla data di emissione della fattura.


Per concludere, se dopo averti spiegato dopo quanto tempo staccano luce e come riattivare il contatore intendi cambiare fornitore ti suggeriamo di comparare le offerte luce. Per farlo puoi utilizzare il Portale Offerte visitando questa pagina, dove sarai in grado di visualizzare e confrontare decine di tariffe.

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Info

Aggiornato su 5 Lug, 2024

Daniele Tarantino

SEO Expert

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